L’Harry’s Bar fu inaugurato nel 1931 dal barista Giuseppe Cipriani.
Come raccontò lui stesso il nome deriva da Harry Pickering, un ricco, giovane bostoniano, che aveva frequentato l'Hotel Europa a Venezia dove Cipriani lavorava come barista. Pickering improvvisamente smise di frequentarne il bar e quando Cipriani gli chiese il motivo gli spiegò di essere al verde poichè la sua famiglia, che aveva scoperto le sue abitudini di bevitore, decise di tagliargli i fondi. Cipriani impietosito gli prestò 10.000 lire, ingente somma per l'epoca, che gli avrebbero consentito di rientare in America. Due anni dopo, Pickering ritornò al bar dell'hotel, ordinò un drink e gli ridiede una somma pari a 50.000 lire. “Grazie, Sig. Cipriani” disse. “Qui ci sono i soldi e per dimostrarvi la mia gratitudine, qui ce ne sono altri 40.000, sufficienti ad aprire un bar. Lo chiameremo Harry’s Bar.”
Il Ministero Italiano per gli Affari Culturali lo ha dichiarato patrimonio nazionale nel 2001.
L'Harry's Bar divenne da subito un locale di grande successo e frequentato da numerosi ospiti illustri, tra cui Ernest Hemingway, che tra il 1949 e il 1950 divenne un cliente abituale al punto da avere un tavolo personale.